Tutorial chitarra: Dirty Deeds Done Dirt Cheap AC/DC

Dirty Deeds Done Dirt Cheap è un brano della band rock austrialiana AC/DC, estratto dall’omonimo e terzo album, pubblicato il 17 dicembre nel 1976 in Australia e in Europa, mentre nel 1977 in Inghilterra. Una versione live della canzone è stata pubblicata nel 1992 come singolo. Un rock ‘n roll grezzo e primordiale quasi in stile anni ’50, si sostituisce a quello che era il sound precedente della band sempre hard rock ma con sonorità blues e rock’n roll. Dirty Deeds Done Dirt Cheap, canzone tosta con il suo ritornello esplosivo e un ritmo ripetitivo e tagliente si fa fautrice di queste nuove sonorità, riscontrando un ottimo successo tanto da far divenire il brano, uno dei più noti della band e un loro cavallo di battaglia durante i live.

 

 

I riff di Malcon Young si susseguono in maniera regolare e ad una buona velocità in tutta la canzone, seguiti dalla batteria di Phil Rudd e dalla voce un po’ volutamente sporcata di Bon Scott che ha sempre il potere di catturare l’attenzione del pubblico. Angus Young con il suo assolo non troppo calcato e davvero di qualità mette in risalto l’affermato stile del chitarrista scolaretto. Tra l’altro proprio in questa canzone abbiamo il piacere di ascoltare la sua voce, anche se non propriamente soave.

 

 

 

 

 

 

Il pezzo, opener dell’album omonimo, possiamo interpretarlo come una celebrazione degli istinti peggiori degli esseri umani con riferimenti sessuali espliciti e con una sorta di atmosfera anti-autorità dove ciò che prevale è sempre lo sporco denaro. Il termine Dirty Deeds è, infatti spesso usato come riferimento ad un rapporto sessuale. Forse è proprio per questo che la canzone e l’album omonimo sono stati rilasciati negli Stati Uniti nel 1981, 5 anni dopo dalla pubblicazione effettiva del disco, probabilmente considerato troppo insurrezionalista per il bene comune.

 

 

 

E’ un brano che da un senso di “cattiveria” notevole dove anche il riff e gli accordi danno una reale sensazione di nervosismo e malumore. D’altro canto non possiamo negare che si tratti di un pezzo innovativo e di successo per la band australiana. Una curiosità legata alla canzone riguarda la parte della strofa dove è indicato un numero telefonico, 36 24 36, che guarda caso apparteneva realmente ad una donna canadese. Dopo continue telefonate dal contenuto osceno e offensivo (il numero infatti coincide, in pollici, con le misure 90-60-90 e il titolo tradotto significa “lavori sporchi a basso prezzo”), la donna decise di denunciare la band.

 

 

 

 

Dirty Deeds Done Dirt Cheap, come tutti i brani degli AC/DC , è consigliato eseguirla con una Gibson Les Paul se si vuole ottenere un suono migliore.
Inoltre, si possono utilizzare sia i power chords che gli accordi aperti. Quest’ultimi sono raccomandati se si vuole ottenere un sound similare a quello della canzone originale. Come per tutte le canzoni della band, l’impostazione dei suoni è unica: è consigliato utilizzare un overdrive abbastanza spinto e non una distorsione, impostando il gain poco dopo la metà, ovviamente dipende dall’effetto che si sta usando. Un suggerimento per dare un effetto tagliente e grezzo al suono è quelle di avere dei toni alti nella chitarra. Gli accordi presenti in questa canzone sono: MI5, RE5, SOL5, LA5.  Brano divertente da suonare è un ottimo esercizio per i principianti.

 

 

Buon divertimento!