Tutorial chitarra: We Will Rock You Queen

 

Parte un battito secco di piedi e di mani con un ritmo sempre più grintoso e potente..stomp- stomp-clap in inglese..l’avete riconosciuta? stiamo parlando di una canzone che ha fatto la storia del rock e che è conosciuta in tutto il mondo. Si è We Will Rock You. E’ uno dei brani più celebri e ascoltati al mondo della rockband per eccellenza, ossia i Queen. Scritto dal chitarrista Brian May, è stato pubblicato come brano d’apertura dell’album 1977 News of the World. La canzone è stata inserita nel 2004 alla posizione numero 330 nella lista delle 500 migliori canzoni di Rolling Stones e ha raggiunto ottime posizioni nelle classifiche di tutto il mondo. Dal vivo è sicuramente uno dei pezzi che riscuote maggior consenso da parte del pubblico.

 

 
Il brano è stato spesso considerato simbolo di ribellione e dello stile di vita rock ’n roll, in realtà non è proprio così. Come affermò in un’intervista lo stesso Brian May, il testo ha un significato piuttosto malinconico raccontando la vita di un ragazzo che trascorre tra sogni di fama e ribellione ma senza uno scopo preciso arrivando alla vecchiaia con tanti rimpianti e senza alcuna realizzazione. Il ritornello We Will Rock You invece deriva da una filastrocca in lingua céca che tradotto significa “ti culleremo”  (da to rock “scuotere avanti e indietro”).

 

 

Da questo canzone sono state realizzata tantissime cover e riadattamenti. Una rielaborazione rimasta nella storia è sicuramente quella del Freddie Mercury Tribute Concert del 1992 dove gli stessi Queen hanno riproposto We Will Rock You insieme alla voce carismatica di Axl Rose, frontman dei Guns ’n Roses. Nel 2000 i Queen, senza il bassista John Deacon, hanno registrato una versione con il gruppo pop 5five ottenendo la prima posizione nelle classifiche inglesi. In Italia, il brano è stato riproposto in versione demenziale da Elio e Le Storie Tese con Vivi Rocco, e dai Gem Boy con la canzone Giorgio Gaber.

 

 

 

Originariamente il brano doveva avere un groove più hard rock ma il batterista Roger Taylors, mentre stava provando il pezzo in studio si mise a canticchiarlo sottovoce battendo mani e piedi creando quel ritmo inconfondibile famoso in tutto il mondo. Nella canzone originale la batteria è stata riprodotta attraverso il battito di piedi registrato in una chiesa con il pavimento in legno mentre il suono di battito di mani è stato eseguito come rullante.

 

 

Nel finale arriva l’intenso assolo di May capace di dare ancora più enfasi e significato a tutto il brano. E’ un assolo storico, molto bello, non troppo difficile tecnicamente, consigliato a chi ha già un po’ di dimestichezza con la chitarra elettrica che sappia quindi già fare semplici assoli e improvvisazioni e che voglia avvicinarsi alle tecniche come il bending, l’hammer-on, il pull-off, ecc..

 

 

 

Il suono di Brain May è inconfondibile, ha creato dei capolavori in tutta la discografia dei Queen e ha fatto realmente la storia della musica con la sua Red Special e la moneta da 6 pence utilizzata come plettro. In questo caso l’overdrive è abbastanza forte e il gain è impostato oltre la metà a h.2.00. Si può utilizzare un Treble Booster Fryer Touring, un Chorus, e un Vox AC30 Amplug che serve a simulare quel tipo di amplificatore.

 

Buon divertimento!